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MoonKAM sta per riprendere

L’esperimento MoonKAM, come già accennato prima della fine della scuola, verrà ripreso tra pochissimo. Alle scuole partecipanti verranno rilasciati nuovi codici per la richiesta di immagini e potremo, eccezionalmente, godere di questa opportunità per catturare nuove immagini della Luna.
Facciamo tesoro dell’esperienza fatta lo scorso anno scolastico per capire come chiedere immagini migliori e ancora più interessanti.

Neil A. Armstrong

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Ad un mese di distanza dal triste evento che ha colpito i partecipanti a MoonKAM, dobbiamo dare anche la notizia della scomparsa di Neil A. Armstrong, il primo uomo ad aver messo piede su un corpo celeste, la Luna. Considerato uno dei più importanti personaggi del XX secolo, Neil Armstrong è stato un pilota collaudatore di particolare abilità (uno dei pochi ad aver pilotato anche l’X-15, il leggendario aero-razzo dai record ancora imbattuti) e fu selezionato dalla NASA come pilota civile (uno dei pochissimi essendo gli altri astronauti tutti provenienti dal mondo militare). Le sue straordinarie qualità lo portarono a comandare la missione Gemini 8, durante la quale, il 15 Marzo del 1966, per la prima volta un veicolo spaziale si agganciò in orbita ad un altro veicolo e, poi, la missione Apollo 11, quella del primo atterraggio e sbarco sulla Luna.
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Armstrong amava ricordare che il vero successo della missione Apollo 11 fu quello di riuscire ad atterrare sulla Luna, ancora oggi considerata una cosa difficile e rischiosa, non tanto quello di averci “passeggiato” sopra. Durante la missione era accompagnato da Edwin “Buzz” Aldrin, anche lui sbarcato sulla Luna, e da Michael Collins, rimasto in orbita con il modulo di comando. Dopo la missione Apollo 11, quando ormai la fama l’aveva portato alla notorietà dell’intero pianeta, Armstrong decise di ritirarsi a vita privata, accettando di insegnare ingegneria aerospaziale all’Università di Cincinnati e partecipando nei consigli di amministrazione di alcune aziende.
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La sua incredibile tranquillità e forza d’animo gli permisero di rimanere sempre al di fuori della celebrità, mantenendo un profilo dignitoso e serio, senza per questo vivere da recluso. Le sue doti di pilota, la sua incredibile calma sia nel rientro di emergenza della Gemini 8 che durante l’atterraggio del modulo lunare dell’Apollo 11 (dove non tutto andò proprio come previsto), sono forse offuscate da questa sua fermezza nel preferire una vita tranquilla ad una fatta di celebrità e clamore.
Il suo è un insegnamento importante per la nostra società, tutta rivolta ad idolatrare la celebrità di persone dal dubbio valore che dopo pochi anni vengono dimenticate. Neil Armstrong invece, già presente nei libri di storia, verrà probabilmente ricordato per molti secoli a venire come il simbolo del raggiungimento di uno dei più grandi sogni dell’umanità, ed il suo nome verrà affiancato a nomi come Cristoforo Colombo e Magellano e perchè no, anche a quello di Ulisse.
Speriamo che la scuola italiana sfrutti questo triste evento per ricordare la persona di Neil Armstrong ed il ruolo importante che la prima grande epica dello spazio ha avuto nella storia moderna.

Nota: per noi che partecipiamo al progetto MoonKAM la scomparsa di Neil Armstrong proprio nell’anno in cui abbiamo imparato a conoscere meglio il nostro satellite naturale ci deve fare riflettere e ci deve spronare a fare di più e meglio. La famiglia di Armstrong ha chiesto di onorarlo riconoscendo il suo esempio, i suoi successi e la sua modestia e “ ... la prossima volta che passeggiate in una notte limpida, e vedete la Luna che vi sorride, pensate a Neil Armstrong e strizzategli un occhio.”

Sally Ride e MoonKAM

Lo scorso 23 Luglio è venuta a mancare Sally Ride, la prima donna astronauta statunitense, ed un simbolo per una generazione intera di studenti e, soprattutto, studentesse. Sally Ride aveva fondato Sally Ride Science, SRS, un’azienda per promuovere lo studio della scienza ed educare studenti delle elementari e delle medie con attività, progetti ed anche corsi per gli educatori.

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Sally Ride Science aveva dapprima finanziato l’esperimento EarthCAM permettendo agli studenti di “scattare” delle foto del nostro pianeta attraverso una telecamera montata sulla Stazione Spaziale Internazionale. Dopo questa esperienze ha finanziato il progetto MoonKAM, al quale partecipa la nostra scuola, equipaggiando le sonde gemelle della missione GRAIL con telecamere per la ripresa ravvicinata della superficie lunare: uno dei più grandi esperimenti educativi mai effettuati nello spazio.
Interessarsi a MoonKAM, usando l’esperimento per catturare nuove immagini della Luna, studiandole e ragionandoci sopra, sarà adesso anche un modo per recare un tributo a questa donna straordinaria che, negli Stati Uniti, ha aperto la strada per lo spazio anche ad altre donne, fino ad arrivare ad Eileen Collins e Pam Melroy, entrambi comandanti dello Space Shuttle. MoonKAM ha offerto agli studenti di tutto il mondo, per la prima volta nella storia, di partecipare all’interno di una missione di esplorazione dello spazio, ottenendo dati di una qualità impensabile usando persino i più sofisticati strumenti terrestri.

Le nostre prima immagini: eccole!!!

Da qualche giorno sono arrivate le prime immagini da noi richieste. Le troverete nella nuova pagina del sito dedicata allo scopo. Controllatela spesso perchè questa pagina verrà aggiornata mano a mano che altre immagini arriveranno. Buon divertimento! E non dimenticate di controllare anche la nuova pagina relativa a come utilizzare queste immagini: il bello dell’esperienza scientifica comincia adesso.

Ecco le prime immagini da MoonKAM

Sono state rese disponibili le prime immagini (non le nostre) richieste da una scuola! Potete vederle usando questo link al sito americano di MoonKAM. Dateci un’occhiata perchè così possiamo capire meglio cosa aspettarci dalle nostre richieste. In particolare si nota la differenza tra immagini prese con le camere che guardano al nadir e quelle che guardano avanti ed indietro (che risultano essere più panoramiche). Per ogni immagine sono riportati i dati della richiesta così che è possibile capire bene, usando l’atlante lunare o una mappa, quale zona si sta osservando. Fra uno o due giorni dovrebbero arrivare le nostre!
In particolare guardate questa immagine usando
questo link. Notate una “macchia” bianca sopra l’orizzonte? Secondo voi cosa può essere? Pensateci bene, perchè nel 1968 una foto di questo tipo diede una dimensione diversa al pensiero umano.

MoonKAM inizia il 20 Marzo

Dopo il passaggio della tempesta solare, il sistema MoonKAM a bordo di Ebb (GRAIL-A) e Flow (GRAIL-B) sta venendo calibrato e verificato nuovamente. E’ ora possibile prenotare immagini che verranno riprese a partire da Martedì 20 Marzo. Si ricorda che di solito le immagini vanno prenotate con almeno due giorni di anticipo.

Preparazione alle osservazioni

In attesa del riavvio delle operazioni di MoonKAM, sono ora disponibili dei diagrammi realizzati apposta per la nostra scuola usando dati operativi della missione GRAIL (gli stessi dati usati dagli scienziati e dai controllori di volo della missione).
Questi diagrammi permettono di capire quali zone della Luna verranno sorvolate nei prossimi giorni, e da qui arrivare a determinare dove cercare zone interessanti da fotografare e studiare. Per maggiori informazioni vedi la sezione
Usiamo MoonKAM.
Appena gli effetti della tempesta solare saranno terminati, potremo subito iniziare a richiedere immagini!

Tempesta solare! Ritardo nelle operazioni MoonKAM

A causa della tempesta solare, iniziata il 9 Marzo scorso con l’espulsione di una massa dalla corona solare (evento CME), le operazioni di MoonKAM non inizieranno domani 12 Marzo e verranno ritardate per mantenere le telecamere disattivate e, dunque, proteggerle dagli effetti elettrici associati alla tempesta.
Anche la Terra è ovviamente investita dalla gigantesca “eruzione” e sono potrebbero avvenire disservizi nella distribuzione della rete elettrica, nelle comunicazioni e persino nei trasporti aerei. Ovviamente i satelliti in orbita terrestre, essenziali per tantissime attività (si pensi ai satelliti per la navigazione e a quelli per le comunicazioni, sia intercontinentali che per la diffusione della televisione, oppure anche a quelli meteorologici) sono sotto stretta osservazione.
La tempesta è costituita da una grande quantità di particelle elettricamente cariche il cui accumulo può dare luogo a fenomeni decisamente poco desiderati. Il nostro pianeta deve al proprio campo magnetico la disponibilità di uno scudo naturale contro questi fenomeni, che però rimangono di sufficiente intensità da interessare molti dispositivi elettrici ed elettronici. In orbita lunare, dove il campo magnetico è estremamente debole, questa protezione è mancante e le sonde GRAIL sono completamente esposte al fenomeno. Ma sono anche progettate allo scopo, perciò sarà sufficiente spegnere gli esperimenti per il tempo necessario per garantire che tutto continue a funzionare.

Possiamo iniziare a prenotare immagini!

Happy Sono finalmente arrivati i 50 codici (codewords) assegnati al nostro Istituto e da usarsi per prenotare altrettante immagini. Ora si tratta solo di decidere cosa riprendere. Cerchiamo di scegliere luoghi lunari interessanti e dai quali trarre degli spunti di discussione e di ricerca.

Iniziata la fase scientifica

Con un giorno di anticipo sulla tabella di missione, il 7 Marzo alle ore 01:15 GMT è iniziata la fase scientifica delle due sonde GRAIL in orbita dal 1° Gennaio scorso intorno alla Luna. Dopo l’inserimento in orbita, ognuna delle due sonde ha modificato il proprio percorso intorno al nostro satellite naturale fino a raggiungere le condizioni adatte per le delicate misure del campo gravitazionale. Ora GRAIL-A e GRAIL-B, dette anche Ebb e Flow, si trovano in un’orbita polare quasi circolare, con una quota media di 54.5 Km sulla superficie della Luna. Le due sonda volano in formazione, relativamente a poca distanza una dall’altra (92Km), e GRAIL-B, Flow, precede GRAIL-A, Ebb.
La fase scientifica della missione durerà solo 84 giorni durante i quali la mappatura del campo gravitazionale della Luna verrà ripetuta per tre volte. I risultati della mappatura, effettuata in diverse condizioni (variando la quota delle sonde e la distanza reciproca) servirà a chiarire la struttura interna del nostro satellite ed a rispondere molto domande relative alla sua formazione ed al suo sviluppo.