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D’accordo con la professoressa Cuffaro, che segue “in primis” il progetto (seguita dal prof. Parlato che ha collaborato all’iniziativa sin dal suo concepimento), il coinvolgimento dei ragazzi nel progetto MoonKAM è da considerarsi volontario e facoltativo. Il partecipare al progetto va infatti considerato un’opportunità piuttosto che un obbligo.

Si ricorda innanzitutto che l’intero progetto è gestito su base volontaria, un po’ per passione, un po’ perchè la possibilità di partecipare a questo livello ad una missione di esplorazione interplanetaria è veramente un’occasione unica nel suo genere. I risultati non possono essere garantiti perchè molto dipenderà dalla passione e dall’interesse che i ragazzi vorranno dedicare (ed anche dai limiti di tempo, rubati al lavoro ed altre attività, di chi li segue). Siamo un po’ in un territorio nuovo anche dal punto di vista didattico ed educativo e, come in tutte le sperimentazioni, il viaggio a volte è più interessante della meta raggiunta.

Le famiglie possono collaborare dando ai ragazzi l’opportunità di trovare il tempo necessario (in aggiunta agli obblighi scolastici) per dedicarsi ad attività di osservazione e documentazione. Inoltre potranno forse contribuire ad aiutare il formarsi di gruppi di lavoro e di approfondimento.

I tempi stessi del progetto sono un poco incerti, perchè le nostre controparti statunitensi sono ancora in uno stato preparatorio. La missione scientifica delle sonde GRAIL inizierà a Marzo e terminerà a Maggio. Le immagini richieste dai ragazzi dovrebbero arrivare entro pochi giorni dal sorvolo delle zone specificate (se sono state effettivamente fotografate), ma non siamo ancora sicuri dei tempi generali delle procedure relative. In generale si può anche pensare che il progetto continui nel prossimo anno scolastico, un po’ come avviene realmente nel mondo scientifico: quando la sonda “vola” ci si concentra su quali informazioni raccogliere, e dopo che ha “volato”, si passano mesi (ed anni) ad analizzare i risultati.
Partecipare ad un progetto “spaziale” è sempre un’attività interdisciplinare anche altre materie, oltre a scienze e matematica, possono essere coinvolte, trovando così un ruolo a seconda della indole di ogni ragazzo/a. Perciò le attività collaterali possono anche avere uno sbocco nella storia, nella geografia e, ovviamente, anche nell’italiano, come pure per l’inglese e il francese (il programma Virtual Lunar Atlas nasce in Francia, una nazione sicuramente più attiva della nostra nelle scienze e nell’educazione). Arte e tecnica possono facilmente trovare spunti, e riflettendo anche sulle scoperte e l’epoca di Galileo è facile vedere come anche la Religione possa essere chiamata in causa e dare un apporto alla parte umanistica del progetto.

In definitiva, in questo progetto ce n’è per tutti, ma sempre su base volontaria. Verranno anche fatte delle valutazioni e assegnati compiti e ricerche, ma non avranno peso sul giudizio scolastico dello studente. Serviranno un po’ a documentare quanto fatto e, magari in futuro, per mettere un po’ in mostra il risultato di queste attività.