Niccolò Copernico fu un astronomo e grazie alla sue teorie: la “teoria eliocentrica” e la “teoria eliostatica”, divenne un importante scienziato .Copernico nacque nell’odierna Polonia da una famiglia di commercianti e funzionari amministrativi. Lo zio materno, il vescovo Lukasz Watzenrode, provvide affinché il nipote ricevesse una solida formazione scientifica.
-Nel 1491 Niccolò iniziò gli studi presso l’università di Cracovia, dove studiò arti liberali per quattro anni senza però conseguire la laurea; successivamente, come altri giovani polacchi del suo ceto, si recò in Italia per studiare medicina e giurisprudenza. Nel frattempo lo zio gli aveva fatto assumere un canonicato a Frauenberg.
-Nel gennaio 1497 cominciò gli studi di diritto canonico presso l’università di Bologna e approfondì lo studio della letteratura classica; in quel periodo fu ospite di un professore di matematica, annoverabile tra i primi critici della veridicità della Geografia dell’astronomo del II secolo d.C. Tolomeo, Domenico Maria Novara; quest’ultimo incoraggiò l’interesse che il giovane polacco nutriva per la geografia e l’astronomia e insieme osservarono l’occultazione della stella Aldebaran, avvenuta il 9 marzo 1497.
-Nel 1500 Copernico insegnò astronomia a Roma; l’anno seguente ottenne il permesso di studiare medicina a Padova (presso l’università in cui Galileo insegnerà quasi un secolo dopo), Poiché a quell’epoca era normale studiare una materia presso un’università e laurearsi in un’altra, benché non avesse concluso gli studi in medicina.
-Così nel 1503 egli si laureò in diritto canonico a Ferrara e tornò in Polonia, richiamato dai suoi doveri amministrativi.
-Dal 1503 al 1510 Copernico visse nel palazzo vescovile dello zio a Lidzbark Warminski, collaborando all’amministrazione della diocesi e alla lotta contro i cavalieri dell’ordine teutonico, ma proseguendo contemporaneamente le osservazioni astronomiche.
-Tra il 1507 e il 1515 licenziò un trattato di astronomia nel quale delineò sommariamente i principi della teoria eliocentrica. Il trattato, intitolato De hypothesibus motuum coelestium a se constitutis commentariolus e noto come Commentariolus, apparve esclusivamente in forma manoscritta e venne pubblicato dopo del 1100 circa.
-Nel 1515,dopo essersi trasferito a Frauenburg da tre anni, prese parte alla commissione del V concilio Laterano per la riforma del calendario
-Nel 1517 scrisse un Trattato sulla moneta e iniziò la stesura della sua opera principale, il De revolutionibus orbium coelestium, la rivoluzione delle sfere celesti
-Nel 1530 riuscì finalmente a terminò l ’opera e poi fu pubblicata a Norimberga da uno stampatore solo poco tempo prima della morte di Copernico.
La teoria cosmologica universalmente accettata prima dell’ipotesi copernicana concepiva l’esistenza di un universo geocentrico nel quale la Terra era fissa e immobile, al centro di diverse sfere concentriche rotanti. Queste sfere sorreggevano la Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno.
Il sistema copernicano e la sua influenza
Le osservazione fondamentali della teoria copernicana consistono nell’affermazione che la Terra ruota per la durata di una giornata sul proprio asse e, nell’arco dell’anno, attorno al Sole. Copernico dimostrò inoltre che i pianeti ruotano attorno al Sole e che la Terra, ruotando, effettua una precessione sul suo asse (oscilla come una trottola). La teoria copernicana manteneva numerose caratteristiche della cosmologia, incluse le sfere che sostenevano i pianeti e le sfere finite più esterne, che sostenevano le stelle fisse. La teoria eliocentrica sul moto dei pianeti aveva tuttavia i seguenti vantaggi:
1)Dimostrava l’apparente moto giornaliero e annuale del Sole e delle stelle 2)Forniva una spiegazione chiara del moto retrogrado di Marte, Giove e Saturno, nonché il motivo per il quale Mercurio e Venere non superavano mai una determinata distanza dal Sole.
Le teorie copernicane affermavano anche che la sfera delle stelle fisse era immobile.
Un’altra importante caratteristica della teoria eliocentrica è che essa consentiva una nuova disposizione dei pianeti in base ai loro periodi di rivoluzione.Il concetto di una Terra che ruota intorno al Sole non era però accettabile per la maggior parte dei lettori del XVI secolo, anche per quelli che comprendevano le rivendicazioni di Copernico; alcune parti della sua teoria furono tuttavia adottate, mentre il fulcro fu ignorato o comunque rifiutato.
Tra il 1543 e il 1600 esistevano solo dieci copernicani. La maggior parte di essi era estranea all’ambiente accademico e operava presso le corti di principi, nobili o sovrani; i più famosi, Galileo e l’astronomo tedesco Giovanni Keplero, riconducevano il loro favore al sistema copernicano a ragioni. diverse. Nel 1588 una posizione intermedia fu sviluppata dall’astronomo danese Tycho Brahe.
Dopo la condanna della teoria copernicana determinata dal processo intentato contro Galileo dalla Chiesa nel 1615-16, alcuni filosofi appartenenti all’ordine dei gesuiti rimasero segretamente fedeli alle tesi copernicane, mentre altri adottarono il sistema geocentrico-eliocentrico di Brahe. Nel tardo XVII secolo, con l’avvento del sistema della meccanica celeste proposto da Isaac Newton, i maggiori pensatori inglesi, francesi, olandesi e danesi divennero copernicani. I filosofi naturali viventi in altre parti d’Europa, tuttavia, mantennero una visione fortemente anticopernicana per almeno un altro secolo.